Abbà Pater
Papa João Paulo II
Attende, domine
Et miserere, quia peccavimus tibi
(Quadragesimali liturgiae)
Non enim accepistis spiritum servitutis
Sed accepistis spiritum adoptionis filiorum
In quo clamamus: Abbà pater
(Romanos 8,15)
[Papa giovanni paolo ii]
Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato (sal 2, 7)
Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio (2 sam 7, 14)
Sono parole profetiche: ‘esse parlano di dio
Che è padre nel senso più alto e più autentico della parola
Dice isaia: ‘signore, tu sei nostro padre
Noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma
Tutti noi siamo opera delle tue mani’ (is 64, 7)
Shema israel!
Sion ha detto: ‘il signore mi ha abbandonato
Il signore mi ha dimenticato
Si dimentica forse una donna del suo bambino?
Anche se ci fosse una donna che si dimenticasse
Io invece non ti dimenticherò mai (is 49, 14-15; cf. Anche 54, 10)
Shema israel!
È significativo che nei brani del profeta isaia
La paternità di dio si arricchisca di connotazioni
Che si ispirano alla maternità
Gesù annunzia molte volte la paternità di dio
Nei riguardi degli uomini riallacciandosi alle numerose espressioni
Contenute nell’antico testamento
Per gesù, dio non è solamente ‘il padre d’israele, il padre degli uomini’
Ma ‘il padre suo, il padre mio'
(Udienza generale, mercoledì, 16 ottobre 1985)
Pater noster qui es in cœlis
Sanctificetur nomen tuum
Adveniat regnum tuum
Fiat voluntas tua
Sicut in cœlo et in terra
Panem nostrum quotidianum da nobis hodie
Et dimitte nobis debita nostra
Sicut et nos dimittimus debitoribus nostris
Et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a malo
(Piazza san pietro, roma, 22 marzo 1995)
Pater noster qui es in cœlis
Sanctificetur nomen tuum
Adveniat regnum tuum
Fiat voluntas tua
Sicut in cœlo et in terra
Panem nostrum quotidianum da nobis hodie
Et dimitte nobis debita nostra
Sicut et nos dimittimus debitoribus nostris
Et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a malo